L'adolescenza corrisponde a quell’età in cui avviene il passaggio dall’infanzia all’età adulta, convenzionalmente definita tra gli 11 e i 18 anni.
Inizia con la pubertà, ossia quando avvengono le modificazioni fisiche della maturazione sessuale. Tali cambiamenti determinano variazioni sia nella percezione di sé, sia nelle relazioni e si rendono necessari nuovi equilibri.
Non esiste un modo unico di vivere questo transito, fattori individuali ed ambientali determinano differenze anche importanti, ci sono però alcune caratteristiche universali dell’adolescenza. E’ un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti fisici e psicologici e, in entrambi i casi, si tratta di cambiamenti rapidi ed evidenti.
Per conoscere questa fase evolutiva può essere utile la teoria degli stadi di sviluppo psico-sociale di Erikson che indicava, come compito più importante dell’individuo nel corso della vita, quello della ricerca dell’identità passando attraverso crisi evolutive. Rispetto all’adolescenza, Erikson parla di costruzione di identità come obiettivo e di dispersione di identità e di confusione di ruoli in termini di crisi evolutiva. In altre parole il compito dell'adolescente è quello di capire chi è, di arrivare a definire la propria identità ossia ciò che lo rende un individuo unico ed irripetibile.
La definizione popolare di questo periodo come “essere né carne né pesce” è indicativa sia di come si sente l’adolescente, sia di come viene trattato dagli adulti, ossia in modo ambivalente; spesso ci si comporta con gli adolescenti a volte come fossero bambini a volte come fossero adulti e questo non fa che disorientarli maggiormente.
I problemi principali emergono in famiglia; quasi all’improvviso i genitori che erano considerati e trattati come un faro illuminante, vengono allontanati, apparentemente non sono più tenuti in considerazione e tutto ciò che viene detto dai genitori è automaticamente da disconfermare. E’ in atto una riorganizzazione di sé che passa anche e soprattutto attraverso conflitti familiari.
Il gruppo dei pari può diventare l’unico confronto accettabile anche perché è tra loro che possono condividere gli stessi problemi, sensazioni, emozioni, paure e curiosità.
Dalla parte degli adolescenti
Se proprio ti risulta difficile ricordare come eri da teenager, prova ad immaginare di guardarti allo specchio e di non riconoscere più il tuo corpo.
Poi, prova a pensare di essere in una sorta di stato confusionale, avere diversi pensieri in contrasto tra loro. Ed immagina di non riuscire a capire cosa ti piace e cosa non ti piace.