SULL'ORLO DELL'INCERTEZZA


Sempre più spesso sentiamo pronunciare frasi come "vivere in un tempo sospeso..." "mi sento come se fossi in una bolla che..."  tali affermazioni ci rimandano all'idea di incertezza come se ciò che stiamo vivendo attualmente ci faccia percepire maggiormente tale sensazione. Quando si parla di incertezza è bene precisare che questa non è uno stato momentaneo ma è una condizione perenne della nostra vita. Se ciascuno di noi pensa alla propria storia personale si accorge come in molte occasioni abbiamo vissuto innumerevoli attimi di incertezza che solo successivamente ci hanno permesso di generare un cambiamento.

 

Adolescenza, Età adulta e senilità sono tutti periodi attraversati dall'incertezza nel riconoscimento del nostro corpo, nella definizione di un ruolo professionale, nell'orizzonte che si avvina ma non per questo tutto ciò ci immobilizza ma anzi ci permette di andare avanti. 

L'incertezza offre l'opportunità di vivere delle sensazioni che portano a sviluppare delle forze interiori che ci possono spingere a decidere di chiudere la porta all'incertezza oppure a ricercare il desiderio di esplorare con curiosità cosa ci riserva il futuro. Ed è proprio tra le sensazioni interiori e le forze che andiamo a mettere in atto che scopriamo di possedere delle risorse personali inimmaginabili. 

 

All'interno di questo processo possiamo immaginare l'incertezza come l'energia vitale che sgorga all'interno del nostro corpo e ci permette di muoverci. Proprio quando ci muoviamo e ci relazioniamo con le altre persone abbiamo la possibilità di incontrare altre incertezze introducendo così il concetto di diversità ed è proprio in questo incontro con l'altro che viene favorito l'emergere di nuove creazioni e possibilità.

 

L'incertezza è la qualità fondante della vita, stabilità e sicurezza rappresentano un fermo immagine che ci sta ad indicare che abbiamo lavorato. L'incertezza ci rende consapevoli e ci permette di vedere la paura da vicino ma anche di sperimentare la gioia quando ne siamo usciti. Lavorando nell'incertezza abbiamo la possibilità di essere percepiti credibili e sani. L'incertezza spesso viene vista come un nemico da cui fuggire, ma sostarci ci permette di scoprire le risorse che possediamo. In alcune occasioni l'incertezza può generare situazioni di stress e malattia, questo dipende molto dal modo in cui viene affrontata. E' probabile che in questi casi vivere l'emozione della paura ci aiuta a proteggerci. 

 

Nel momento in cui camminiamo in un territorio incerto probabilmente le mappe tradizionali non sono più efficaci per spiegare ciò che si sta vivendo, tutto ciò che fino a qualche istante prima era conosciuto diventa nuovo, la flessibilità e capacità con cui ci approcciamo all'ignoto ci permette di scoprire quante cose non conosciamo e quante ne dobbiamo ancora esperire. 

 

Il processo dell'oscillare è la nostra certezza ed è proprio pensando a questa continua oscillazione abbiamo l'opportunità  di considerarci forti e di acquisire la consapevolezza che è proprio nell'oscillazione abbiamo la possibilità di fare passi in avanti. 

Le situazioni incerte possono essere considerati momenti in cui possiamo allenare la nostra capacità di descriverci, leggere i nostri comportamenti e interpretare i feedback che riceviamo dall'esterno per comprendere se effettivamente si è stati efficaci. L'osservazione e l'ascolto possono diventare degli elementi a supporto per affrontare situazioni particolarmente incerte.

 

Il navigare nel mare della vita con fare incerto non sempre significa muoversi senza una meta, ma piuttosto domandarsi se c'è una rotta migliore per giungere al porto. Mentre si naviga a tratti è anche possibile alzare le vele mostrandosi così maggiormente decisi ed efficaci, ma ciò non significa smarrire la nostra meta.

 

Il COVID-19 ci porta a vivere diverse dimensioni legate all'incertezza, in un periodo storico e sociale pieno di domande verso l'oggi, il domani e il dopo domani. L'emergere di sensazioni, emozioni non sempre positive rappresentano il termometro del benessere psicologico individuale e relazionale, da prendere in considerazione per comprendere e dare significato ai comportamenti e alle azioni messe in atto.

 

Giovanni Gianpiero Scordo